Più dell’onor poterono i petrodollari. Per la quarta volta negli ultimi sei anni, la Serie A ha deciso di umiliarsi spedendo alcune delle sue squadre di vertice in Arabia Saudita a gennaio. Una scelta mortificante, dettata da mera sete di profitto, che distorce e forse addirittura falsa l’andamento del Campionato. Ammesso poi che esista un singolo arabo a cui interessi qualcosa della Supercoppa Italiana, trofeo che probabilmente, fra Torino e Milano, viene usato in anticamera come portaombrelli. Ma tant’è.

Questa mini-giornata di Serie A con appena sette partite consegna al Napoli un titolo di “Campione d’inverno” che più virtuale di così non potrebbe essere. Con il 3-0 in casa della Fiorentina (reti di Neres, Lukaku e McTominay), gli azzurri salgono a 44 punti: 3 più dell’Atalanta e 4 più dell’Inter, che però hanno rispettivamente una e due partite in meno rispetto ai partenopei.

La Roma sale a 23 punti vincendo 2-0 il derby con le reti di Pellegrini e Saelemaekers. Disordini e scontri in zona stadio dimostrano però che la tifoseria capitolina (giallorossa come biancazzurra) non merita di andare allo stadio di sera come accade normalmente nelle città in cui giocano più squadre di calcio.

Nella parte bassa della classifica si registra una serie di pareggi d’atmosfera festiva. Il primo gol del 2025 è tecnicamente quello che la Gialappa’s definirebbe un “gollonzo”: Pohjanpalo intercetta un rinvio di Vasquez e porta in vantaggio il Venezia contro l’Empoli. I lagunari sprecano però l’occasione di uscire dalla zona retrocessione facendosi raggiungere dai toscani con Esposito.

Ancora meno emozionanti le fide Verona-Udinese, Lecce-Genoa e Torino-Parma, finite tutte senza reti. Dopo un primo tempo noioso, l'Hellas (in 10 per un doppio giallo a Serdar) conquista un pari sofferto grazie a un Montipò in serata di grazia. In Salento, invece, solo legni: palo di Krstovic e poi doppia traversa di Thorsby e Pinamonti nella stessa azione.

I pugliesi raggiunti al terzultimo posto a quota 17 dal Cagliari, vittorioso per 2-1 in casa del Monza. La squadra di Bocchetti passa in vantaggio con Caprari su rigore, poi viene raggiunta e superata dalle reti di Zortea e Piccoli e finisce in 10 (rosso a D'Ambrosio).

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