Il 13 maggio 2024, l'India ha firmato un accordo decennale con l'Iran per lo sviluppo e la gestione del porto iraniano di Chabahar, affacciato sul Golfo di Oman, segnando un passo significativo nella cooperazione tra i due paesi. L'accordo, stipulato tra la India Port Global Limited (IPGL) e l'Organizzazione Portuale e Marittima dell'Iran (IPO), rappresenta una mossa strategica da parte dell'India per espandere la sua influenza nella regione, migliorare le proprie rotte commerciali e rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento.

 

Un contesto geopolitico complesso

Le relazioni tra India e Iran sono state storicamente influenzate dalle pressioni degli Stati Uniti, che vedono la Repubblica Islamica come una minaccia per i propri interessi in Medio Oriente. Le sanzioni economiche imposte dagli USA hanno gravemente danneggiato l'economia iraniana e complicato le relazioni di Teheran con altri paesi. Tuttavia, l'Iran ha cercato di consolidare le proprie alleanze, aderendo ad esempio al gruppo dei BRICS e sostenendo gruppi come Hamas a Gaza, Hezbollah in Libano e gli Houthi nello Yemen, aggravando ulteriormente le tensioni con l'Occidente.

La strategia bilanciata dell'India

L'India ha optato invece per una politica estera equilibrata, così da mantenere buoni rapporti sia con gli Stati Uniti sia con le nazioni eurasiatiche emergenti. Per gli USA, l'India rappresenta un partner cruciale per contrastare l'ascesa della Cina. Di conseguenza, la collaborazione strategica tra Washington e Nuova Delhi si è intensificata, con un significativo aumento delle esportazioni di armi statunitensi verso l'India, passate da 8 miliardi di dollari nel 2013 a 20 miliardi nel 2020. Nonostante questa collaborazione, l'India continua a perseguire i propri interessi nazionali, bilanciando attentamente le sue relazioni internazionali.

Il significato del porto di Chabahar

Il porto di Chabahar, il primo porto estero mai gestito dall'India, offre numerosi vantaggi strategici. Oltre a migliorare le relazioni con l'Iran, apre nuove rotte commerciali verso l'Europa, l'Asia centrale e la Russia. Le relazioni tra India e Russia sono storicamente solide, con Mosca che ha fornito gran parte degli armamenti di Nuova Delhi. Recentemente, la Russia ha inviato il primo treno Agroexpress, carico di cereali, all'India, in un’iniziativa che ha rimarcato l'importanza della cooperazione commerciale tra i due paesi.

L'accordo di Chabahar consente inoltre all'India di evitare il porto pakistano di Gwadar, rafforzando così la propria posizione strategica nella regione. L'investimento totale dell'India nel porto di Chabahar ammonta a 370 milioni di dollari, suddivisi tra 120 milioni di dollari per lo sviluppo e un prestito da 250 milioni di dollari per le infrastrutture. Sebbene l'India avesse già assunto il controllo operativo del porto alla fine del 2018, le sanzioni statunitensi ne hanno spesso ostacolato il progresso.

Le reazioni degli Stati Uniti

La firma del nuovo accordo ha suscitato la prevedibile reazione degli Stati Uniti, che hanno avvertito l'India del rischio di sanzioni economiche. Washington si oppone a qualsiasi collaborazione con l'Iran e ha minacciato misure punitive anche contro il Pakistan per il progetto del gasdotto in fase di completamento che dovrebbe appunto collegare Iran e Pakistan. Nonostante le pressioni, il Ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar ha sottolineato che il porto di Chabahar è in grado di produrre benefici comuni e ha ricordato che anche gli Stati Uniti avevano riconosciuto l'importanza strategica di questo progetto.

Implicazioni politiche interne

Il governo indiano, guidato dal partito nazionalista induista BJP, non può permettersi di ritirarsi dall'accordo vista la concomitanza con le elezioni legislative. Dimostrare la forza dell’India sulla scena internazionale è d’altra parte cruciale per il BJP, che spera di consolidare il proprio consenso elettorale. Tuttavia, nel lungo termine, rispettare l'accordo sarà una sfida complicata a causa delle sanzioni statunitensi. L'India dovrà perciò cercare di sfruttare tutto il proprio peso geostrategico per evitare le sanzioni USA e perseguire pacificamente i propri interessi tramite il progetto del porto di Chabahar.

 

Fonte: New Eastern Outlook

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