di Mariavittoria Orsolato

Dopo essere passati indenni attraverso gli scandali sessuali dell’Italia che conta e dopo essere riusciti a digerire gli spot sul signoraggio della premiatissima ditta Marra-Scilipoti-Tommasi, credevamo ormai di avere abbastanza pelo sullo stomaco per affrontare in modo pressoché maturo qualsiasi argomento anche lontanamente “pruriginoso”. A dimostrare che questo paese ha uno spirito inguaribilmente ottimista, è arrivata l’altro giorno la notizia secondo cui, nella giornata mondiale per la lotta all’HIV, in Rai sarebbe stata vietata la parola “preservativo”.

Certo, l’AIDS è un morbo che non tira più come nei magnifici anni ’90, in più di 20 anni di sensibilizzazione lo si è sviscerato a dovere e in tutte le sue sfaccettature; eppure alla tv di Stato se ne parla ancora in termini che definire “medievali” sarebbe un pallido eufemismo. La denuncia di questo gigantesco omissis è arrivata da Rosanna Iardino, la presidente del network italiano delle persone sieropositive che, dopo aver partecipato alla conferenza stampa in cui si presentavano le iniziative in merito della Radiotelevisione italiana, ha notato come si evitasse accuratamente di usare le espressioni “profilattico” o “ preservativo”.

A seguito della denuncia della Iardino, è saltata fuori una mail indirizzata ai conduttori e alle redazioni dei programmi coinvolti nell’iniziativa, che lasciava adito a ben pochi dubbi: «Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se potete, sottolineate questo concetto».

Il mittente di questa paradossale missiva - lo sanno ormai anche i muri che l’unico rimedio efficace contro la trasmissione del virus è indossare o far indossare il preservativo - altri non è che Laura De Pasquale, funzionaria della tv di Stato in rapida ascesa, nonché - come precisano dalle colonne del Corsera - fidanzata del “cameraman privato” del Cavaliere, Roberto Gasparotti. Alla sventurata l’ingrato incarico di dover imporre un compito difficilissimo per i comunicatori: parlare di HIV e delle sue problematiche senza mai far riferimento al simbolo di tutte le battaglie che da 25 anni a questa parte sono state combattute. Un po’ come parlare dello scontro di Trafalgar senza citare l’ammiraglio Nelson.

La direttiva comunque è arrivata e, secondo quanto si apprende da ambienti di Viale Mazzini, sarebbe frutto di un "errore di comunicazione": un'indicazione giunta dal ministero in azienda, girata alla De Pasquale e da quest'ultima inoltrata senza avvisare i responsabili. In una nota il portavoce di Balduzzi ha spiegato che il ministero "ha fatto presente che quest'anno la campagna di sensibilizzazione nella Giornata puntava sullo slogan Non abbassare la guardia, fai il test”, precisando con fare pilatesco che "ogni altra iniziativa è responsabilità dei dirigenti Rai".

Il solito scaricabarile dunque, in cui però si omette volutamente di dire che il neoministro della Sanità è un orgoglioso cattolico, un buon amico di Rosy Bindi, è il padre putativo dei Dico, nonchè componente fino all’insediamento nel governo, della Commissione dei diritti del Pd, ovvero quell’organismo (assolutamente evanescente, dati i risultati) che dovrebbe dirimere le divisioni interne sui temi etici. Difficile che con queste premesse si possa avere qualche dubbio su quella che in effetti è la linea del nuovo ministro in termini di prevenzione dell’AIDS, ovvero assoluta obbedienza ai dettami d’oltre Tevere.

Ma forse a urtare Balduzzi e la sbadata De Psquale è stata proprio quella parola, “presevativo”. In tal caso, ci permettiamo di suggerire alcuni sinonimi in uso tra la popolazione sessualmente attiva che forse potrebbero ovviare all’imbarazzo e far sì che l’anno prossimo la giornata mondiale contro l’HIV venga trattata con i termini più appropriati: palloncino, guanto, impermeabile per il vendicatore calvo, goldone, condom, cappuccetto, uomo invisibile, paracadute, rivestimento, copri asta, the Venus Glove, scacciapensieri, pigiamino, gommino, gommone, amico fritz, condor, gundam, anticoncertativo, ballon, terzo incomodo, acchiappagirini, calzino, muta per uccelli, acchiappa geyser. Grazie a Dio il nostro vocabolario è ancora ricchissimo.

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