di Sara Michelucci

Il cinema di animazione, fin dai tempi di Fantasia di Walt Disney, ha rappresentato un bel modo di raccontare ai bambini storie e personaggi che riuscivano a colpire anche gli adulti, sperimentando nuove tecniche fino ad arrivare all’uso del digitale che ha rivoluzionato il modo di fare e di pensare il cinema. In questo universo si staglia anche Happy Feet 2, per la regia di George Miller, nuova saga che vede protagonisti dei simpatici pinguini danzatori. Mambo è il re del tip tap, ma ha dei problemi con il piccolo Erik, che invece è riluttante nei confronti del ballo. Così fugge e incontra Sven, un pinguino che può volare. A questo punto, però, Mambo non ha alcuna speranza di poter competere con lui.

La situazione volge però al peggio quando il mondo è scosso dalla minaccia di forze ostili. Così per rimettere le cose a posto, Mambo si adopera perché si alleino le tribù dei pinguini. Nel sequel tornano temi e messaggi presenti in Happy Feet, come quelli del gruppo, del risolvere le situazioni più negative unendo le forze e del coraggio.

Tematiche per cui il primo Happy Feet è stato duramente criticato da alcuni esponenti del Partito Repubblicano. Il conduttore Tv Neil Cavuto aveva sostenuto che, oltre al palese messaggio ecologista, il lungometraggio fosse conduttore di un messaggio subliminale al comunismo, all'integrazione degli immigrati e ad altre ideologie tipiche della politica di sinistra.

L’accettazione del diverso, ad esempio, è qualcosa che si nota chiaramente nel film. E anche questo secondo capitolo non lascia da parte un tema di forte attualità, sia nell’America multirazziale che in un’Europa e in un’Italia in particolare che stanno mutando.

Il rapporto genitori figli viene fuori in Happy Feet 2, con Mambo che da piccolo pinguino con la passione del mambo si trova, cinque anni dopo, a essere un adulto con un figlio che però della danza non ne vuole sapere, che ha altre aspirazioni che non sono le stesse del genitore. Cosa che capita anche nella vita normale, in quella vera, fatta di persone in carne ed ossa.

Il primo a mettere al centro il rapporto padre-figlio fu Il Re Leone con Mufasa e Simba. In questo caso, però, Mambo è padre che condurrà a un cambiamento socio-culturale che avrà profondi risvolti anche sul suo piccolo. Belle le immagini e la scelta musicale che rendono bene l’idea della favola, dando però un tono più forte al tutto e catapultando così gli spettatori adulti verso una riflessione più ampia e legata alla realtà.

Happy Feet 2 (Australia 2011)
regia: George Miller
sceneggiatura: George Miller, Warren Coleman, Gary Eck, Paul Livingston
attori: Elijah Wood, Giuseppe Fiorello, Matt Damon, Linus, Brad Pitt, Nicola Savino, Pierfrancesco Favino, Pink, Gigi Proietti, Robin Williams, Nathalie, Hugo Weaving, Rodolfo Bianchi, Anthony LaPaglia
fotografia: David Peers, David Dulac
musiche: John Powell
produzione: Animal Logic, Kennedy Miller Productions, Village Roadshow Pictures
distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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