di Roberta Folatti

Una cosa bisogna riconoscergliela a quel geniaccio di Woody: ogni suo film è diverso dall’altro. In fatto d'immaginazione, di capacità di creare situazioni e personaggi, non è secondo a nessuno. Ed è imbattibile anche nel prendere in giro le mille paure che attanagliano quest’epoca senza veri valori (a cui aggrapparsi).

Nella nuova pellicola c’è chi ha paura di crescere (Roy-Josh Brolin), chi di spiccare il volo (Sally-Naomi Watts), chi della propria età (Alfie-Anthony Hopkins) ma la più paurosa di tutti è Helena (Gemma Jones), signora sull’orlo della depressione per l’abbandono dal marito, incline a diventare dipendente da qualcosa. Dall’alcol, dalle medicine o dalle parole di una sensitiva: non fa differenza, l’importante è sentirsi rassicurata contro la (presunta) cattiveria del mondo. Ma la sua ingenuità si rivelerà l’approccio meno controproducente, in fondo mostrare spudoratamente le proprie debolezze può essere più saggio che fingersi ciò che non si è.

Roy tenta di convincere gli altri di essere uno scrittore ma forse il primo a non crederci è lui stesso. L’insicurezza lo attanaglia e anche sua moglie Sally comincia a dubitare delle sue capacità, rinfacciandogli che lo sta mantenendo. Siccome poi il suo stipendio di assistente gallerista non è sufficiente a pagare l’affitto di casa, entrambi sono costretti a elemosinare i soldi della madre di lei, Helena.

Lungi dall’esserle riconoscente, la coppia è insofferente alle continue visite della signora, che versa lacrime e vuota bottiglie per consolarsi dell’abbandono del marito, il quale, non accettando di invecchiare e di sentirselo dire, pensa bene di accompagnarsi ad una escort che ha la metà dei suoi anni… Le situazioni a metà tra il comico e l’amaro si susseguono, sulla falsariga della frase di Shakespeare, citata all’inizio del film, che in sostanza attribuisce ben poco senso alla nostra esistenza.

I personaggi di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni sono insoddisfatti, confusi, attratti da falsi miti come la giovinezza e il successo; persino la la bellissima Dia (Freida Pinto) finisce per scegliere di stare con l’insulso Roy solo perché vede in lui qualità che non esistono. La morale “alleniana” sembra suggerirci che la vita è talmente immotivata che ci salvano soltanto le illusioni e, tra le illusioni, quelle più “pure” e ingenue, prive di secondi fini e di arroganza. Le illusioni della “povera” Helena, il personaggio più sprovveduto, a cui basta una parola buona, un incoraggiamento anche insincero, per ritrovare entusiamo. Se dobbiamo farci ingannare, ci consiglia Woody Allen, meglio farlo senza riserve, con assoluta buonafede.

“Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” non è il miglior film del regista americano, certi personaggi, come quello interpretato da Hopkins, sembrano scritti di fretta, con una punta di grossolanità, tagliati un po’ con l’accetta. Nel complesso si ride amaro e il finale aperto ci lascia nella più totale incertezza. Replicando la vita reale…

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (Usa, 2010)
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Vilmos Zsigmond
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Cast: Naomi Watts, Gemma Jones, Freida Pinto, Josh Brolin, Anthony Hopkins
Distribuzione: Medusa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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