di Roberta Folatti

Sgraziato, eccessivo, attraversato da una possente vena di follia. Tutt'altro che politically correct. L'ultimo film di John Turturro è una sorpresa che può lasciare interdetti. Ti travolge con la sua forza d'urto e l'unica difesa è farsi trasportare, abbandonando ogni residuo di compostezza. Non è esattamente un musical perchè le canzoni che puntellano il dipanarsi della storia e l'esplodere dei sentimenti sono originali, gli attori si limitano a cantarci sopra. Qualcuno l'ha definito efficacemente un musical da doccia.
Ma in Romance and cigarettes l'anarchia regna sovrana e i balletti che attori e comparse eseguono sono una specie di parodia delle coreografie studiatissime dei veri musical. Sembra che Turturro abbia ordinato a tutti di muoversi assecondando i propri impulsi interiori più che seguendo un copione ben determinato; sta di fatto che il risultato è divertente, a tratti irresistibile.

Ma il film non è solo uno sgangherato susseguirsi di canzoni e balli, un inno al "fai da te" musicale, ha una trama ispirata al regista dalla sua infanzia in ambienti italoamericani, nei sobborgi proletari di New York. La storia a guardarla è semplice fino alla banalità: una coppia di mezza età va in crisi perchè lui, un James Gandolfini sornione e un po' goffo ma irresistibile dalle parti della camera da letto, si è invaghito di una procace fanciulla dalla chioma rossa, che non è proprio un'educanda.
Conteso tra la moglie, la sempre affascinante Susan Sarandon e la focosa amichetta, interpretata da Kate Winslet, che dimostra un'insospettabile vena "trash", il protagonista non sa decidere tra avventura sensuale e fedeltà alla famiglia. Alla fine sceglierà la seconda, in tempo per trascorrere in pace i suoi ultimi giorni, perché un'altra sua inestinguibile passione sono sempre state le sigarette e si sa che queste non perdonano.

Romance and cigarettes si accende di trovate surreali, con personaggi di contorno al limite del farsesco e con picchi kitsch che fanno subdorare l'influenza dei fratelli Coen, che hanno diretto Turturro in un paio di film e qui compaiono in veste di produttori. Christopher Walken si muove, parla e balla in modo irresistibilmente comico, Steve Buscemi espone le sue bislacche teorie sulle donne con una tale naturalezza che viene voglia di proporlo come sostituto di Alberoni.
Nei momenti clou partono i pezzi scelti con grande acume da Turturro, da Janis Joplin a James Brown a Bruce Springsteen, in alcuni casi le parole delle canzoni sostituiscono addirittura i dialoghi con un effetto ulteriormente straniante. La sensazione è che il regista abbia dato sfogo a tutta la sua vena creativa in questo film, superando ogni inibizione e contagiando l'intero cast. Romance and Cigarettes è anche una pernacchia all'America benpensante e ipocritamente puritana.

Turturro ha calcato volutamente la mano sugli stereotipi e sui luoghi comuni intorno agli italoamericani, ma la cosa invece di risultare fastidiosa, appare ironica, grottesca al punto giusto. Il leitmotiv è il gran parlare di sesso, in un turpiloquio sfacciato e debordante, ma il vero collante è rappresentato dalla musica: le scelte di Turturro, classiche, mai banali, a volte sorprendenti (c'è anche Anna Identici che canta "Quando mi innamoro") fanno spiccare al film il volo verso il più surreale dei panorami.

Romance and cigarettes (2005, Usa)
Regia: John Turturro
Soggetto: John Turturro
Sceneggiatura: John Turturro
Cast: James Gandolfini, Susan Sarandon, Kate Winslet, Steve Buscemi, Christopher Walken
Fotografia: Tom Stern
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