di Roberta Folatti

Inventori alla riscossa


Le invenzioni sono il frutto di un mix di sapienza tecnica e creatività, una creatività capace di far tesoro anche delle esperienze più comuni. Robert Kearns per dar vita ai suoi tergicristalli a intermittenza – oggetti banali ma terribilmente utili – si basò su un episodio accadutogli la notte di nozze. Un tappo di una bottiglia di champagne lo colpì nell’occhio e questo lo indusse a riflettere sulla lacrimazione e sul battito delle palpebre, processi replicati, con le dovute differenze, nella sua invenzione.
L’estroso professore americano ha sei figli e una moglie che lo ama, in una cornice familiare di festante condivisione nascerà tutta la storia del brevetto rubato. Una storia vera. Alla sceneggiatura del film ha collaborato lo stesso Kearns che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere l’opera compiuta. Sicuramente tutta la vicenda l’aveva provato, causandogli anche un breve ricovero in una clinica psichiatrica in seguito a una forte depressione.

Dopo la realizzazione dei suoi tergicristalli, il professore-ingegnere li presentò alla Ford lasciando stupefatti i membri dello staff tecnico che da tempo perseguivano quell’obiettivo con scarso successo. Ma il passo successivo compiuto dalla grande azienda fu quello di scippargli l’invenzione malgrado quest’ultimo avesse depositato il brevetto. Un’operazione davvero sporca, fatta con estrema disinvoltura perchè i dirigenti della Ford contavano sul potere del colosso automobilistico e sulla debolezza economica della famiglia Kearns. Davide contro Golia.

Invece il professore non si rassegnò alla plateale prevaricazione, anzi ottenere giustizia divenne per lui una vera e propria ossessione che gli costò moltissimo in termini personali. Il film di Marc Abraham, partito come produttore ma con il sogno nel cassetto di fare il regista, è veloce, spigliato, carico di un pathos che si stempera spesso nell’ironia. Spicca l’interpretazione di Greg Kinnear dopo la quale i critici gli hanno pronosticato una carriera brillante, anche al di fuori dei circuiti indipendenti.

La lotta che proseguì a lungo in tribunale, con Kearns che licenziò l’avvocato e decise di far tutto da solo, assunse connotazioni emblematiche e infatti fu appoggiata dalle associazioni di inventori. Molti oggetti di uso comune sono stati ideati da singoli a cui poi grandi aziende hanno rubato i diritti economici sul brevetto. Non rivelo il finale perché la battaglia legale descritta in Flash of genuis è avvincente, condivisa com’è dall’intero nucleo familiare del professore, riavvicinatosi dopo una lunga separazione.

FLASH OF GENIUS (Usa, 2008)
Regia: Marc Abraham
Sceneggiatura: Philip Railsback
Fotografia: Dante Spinotti
Cast: Greg Kinnear, Dermot Mulroney, Alan Alda, Aaron Abrams
Distribuzione: Universal Picture





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