Alla vigilia dell’ultimo turno di campionato la maggior parte dei verdetti sono stati emessi. Non solo l’Inter Campione d’Italia, che porta nella bacheca dei suoi numerosi titoli italiani, europei e mondiali, il 19 scudetto, ma anche le retrocessioni di squadre in parte prevedibili e in parte no. Tra queste ultime il Parma, che sulla carta avrebbe dovuto avere un campionato privo di rischi di questa natura ma che invece giocherà nella serie cadetta il campionato 2021-2022. Nel prossimo match contro il Torino verrà fuori il verdetto per i campani, già con un piede e mezzo in serie B.

 

La questione ancora in ballo riguarda invece l’ingresso in Champions League, con Inter e Atalanta sicure e Napoli, Juventus e Milan alle prese con l’ultimo turno. Gli orobici centrano per il terzo anno consecutivo il diritto a giocare la massima competizione europea, anche perché la Juventus, ammesso che li raggiungesse, resterebbe comunque indietro per la differenza punti maturata negli scontri diretti. Il Napoli con la vittoria sulla Fiorentina ha reso parzialmente utili i regali di Calvarese alla Juventus. Se dovesse battere il Verona, entrerebbe in Europa dalla porta Champions. Ma fino all’ultimo minuto dell’ultima partita il destino di Napoli, Juventus e Milan non verrà deciso. Intanto i rossoneri hanno fallito la possibile sicurezza europea non riuscendo a battere il Cagliari e nel prossimo turno avranno di fronte l’Atalanta. La quale, pur paga di quanto raggiunto, non regala niente a nessuno.

Poi c’è Juventus. Entrare o no in Europa significa una differenza di cento milioni di euro in entrate ed è comprensibile che a Vinovo ci tengano a non sommare delusione sportiva e mancati incassi finanziari, soprattutto nel pieno di una crisi economica e societaria come quella che investe quasi tutte le squadre di vertice. Meno comprensibile è che il signor Calvarese si faccia interprete delle inquietudini bianconere e decida di intervenire per garantirgli il successo contro l’Inter.

L’arbitraggio di Calvarese è stato scandaloso, degno del miglior De Santis di moggiana memoria. Da sponda Juve si dice che l’arbitro ha fatto due regali all’Inter: un rigore che non c’era per fallo di De Light su Lautaro Martinez e l’espulsione di Betancourt , ingiustificata. Ma la verità è diversa: Calvarese ha regalato letteralmente due rigori alla Juventus, il secondo dei quali visibilmente inventato, dati i sedici metri di distanza dall’arbitro al fallo, probabile giustificazione per non aver visto che il colombiano è autore di un fallo contro Perisic e non il contrario. Ma la distanza dall’azione la determinazione con la quale è corso a fischiare il rigore ed il rifiuto di chiedere l’ausilio del VAR, nonostante non poteva aver visto con certezza, indica il senso "politico" della decisione arbitrale.

Il fatto che Cuadrado si butti a terra simulando non è cosa nuova: é uno dei più famosi simulatori della serie A insieme proprio con Chiellini. A conferma, va aggiunto che oltre ai due rigori letteralmente regalati alla Juventus, Calvarese ha annullato un regolarissimo gol (spettacolare rovesciata volante) a Lautaro Martinez ed aveva anche negato  la regolarità di uno dei gol dell’Inter: solo il Var lo ha costretto a cambiare il fischio. Dunque, nel caso dell'espulsione di Betancourt si può parlare di errore di valutazione (compensato dal non aver espulso Kurusewski che lo meritava per un fallaccio su Hakimi), mentre i gol annullati ed i rigori inventati sono stati invenzioni allo stato puro.

La fortuna dell’Inter è che non aveva niente da perdere o da guadagnare nel risultato, così che le decisioni arbitrali non hanno prodotto una rissa in campo e fuori. Gravissimo o normale che un arbitro così sia stato inviato a dirigere una partita dove la Juventus aveva l’obbligo di vincere? Del resto quella vista sul campo è una Juventus in affanno, priva di gioco e di ambizioni. Paratici è riuscito a comprare il peggio del mercato al peggior prezzo e Pirlo l’ha ridotta a compagine di secondo livello, fatta di undici che giocano ognuno per conto proprio. In attesa del verdetto UEFA sulla Super coppa, quello dei campi è chiaro: la squadra, come la società, vanno ricostruite.

La maggiore delusione, dopo la Juventus, è la Lazio. La sconfitta patita nel derby la elimina matematicamente dalla corsa per la Champions e la difficile firma del rinnovo tra Lotito e Simone Inzaghi lascia presagire una estate difficile, con una fine ciclo che si addensa sulle nubi appena sopra il volo dell’aquila.

Quanto alla Roma, pure pronosticata come sicura protagonista, un campionato anonimo ed una Europa migliore sono ormai interrogativi eterni, come le decine di infortuni muscolari. L’arrivo dello special one sulla panchina dei lupi, che a forza di favori a Torino la scorsa estate diventarono agnelli, cambia completamente attenzione e prospettiva. Intanto l’annuncio del suo arrivo ha scosso bar, radio e club come una tormenta di sogni e la stessa squadra pare risentirne positivamente. La sconfitta contro l’Inter, che di Mourinho è stata protagonista assoluta della sua vittoria e della sua fama, ha quasi un effetto di ritorno sul pianeta terra. Morinho non sarà colui che trasforma l’acqua in vino, ma il suo arrivo è pronto a determinare la vera differenza. Roma avanti Mourinho e dopo Mourinho saranno i due calendari in voga nel tifo capitale.

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