di redazione

L’effetto-panettone pesa sulle romane e sul Milan, ma non su Inter, Fiorentina, Napoli e Juventus. I nerazzurri giocano una brutta partita, ma conservano la testa solitaria della classifica superando l’Empoli con un gol decisivo del solito Icardi. L'ottava rete in campionato dell'argentino, su assist di Perisic, regala i tre punti ai nerazzurri in una gara che ricorda da vicino le tante vittorie di misura (e con poco spettacolo) conseguite a inizio stagione dalla squadra di Mancini.

Ad appena una lunghezza dall’Inter, Fiorentina e Napoli rimangono appaiate a 38 punti. I viola battono 3-1 fuori casa il Palermo grazie a una splendida doppietta di Ilicic (ex rosanero) e al punto del ko messo a segno del recupero da Blaszczykowski. Bello ma inutile il gol dell’ex con cui Gilardino accorcia temporaneamente le distanze nella ripresa. Nel positcipo di giornata, il Napoli supera 2-1 il Torino. Al San Paolo vanno in rete Insigne e Hamsik. L’ex Quagliarella segna ma non esulta. Espulsi per proteste i due tecnici, Sarri e Ventura.

Ad appena due lunghezze dal podio (36 punti), continua la rincorsa della Juventus, che in casa contro il Verona archivia l’ottava vittoria consecutiva. Tutto facile per gli uomini di Allegri, che passano in apertura con una punizione al bacio di Dybala, raddoppiano prima dell’intervallo con un’incornata di Bonucci e chiudono i conti nel finale con un bel taglio centrale di Zaza, bravo a scartare il portiere prima di andare in rete.

Perde invece ancora terreno la Roma (33 punti), che fuori casa contro il Chievo racimola solo un pareggio al termine di una gara da psicodramma. I giallorossi vanno in vantaggio con Sadiq e Florenzi, ma vengono rimontati dalle reti di Paloschi e Dainelli. Gli uomini di Garcia tornano avanti con Iago Falque, ma alla fine Pepe su punizione (e grazie al supporto della gol-line technology) fissa il risultato sul 3-3.

Un gradino sotto in classifica, a 28 punti, viaggiano appaiati Sassuolo e Milan. I neroverdi si fanno fermare in casa sul 2-2 dal Frosinone, capace di andare avanti due volte con Dionisi (su papera di Consigli) e Ajeti, ma poi raggiunto prima dalla rete di Defrel, poi dal primo gol in serie A di Falcinelli. I rossoneri, invece, non brillano e sprecano diverse occasioni con Bonaventura, Bacca, Niang e Cerci. A 9 minuti dalla fine Giaccherini gela San Siro, che poi fischia a fine partita. La panchina di Mihajlovic ora è più che mai a rischio.

Sembra invece ancora salda la posizione di Pioli, se non altro perché Lotito non è un presidente incline alle spese. Eppure, alla Lazio uno strappo servirebbe. Dopo la fortunata vittoria a Milano contro l’Inter, i biancocelesti non vanno oltre lo 0-0 casalingo contro il Carpi, la peggior difesa esterna di tutto il Campionato. Che Konko sia più brillante di Felipe Anderson nei dribbling la dice lunga sulle condizioni generali della squadra.

Il punto rimediato dai capitolini è comunque sufficiente per raggiungere a 24 punti l’Atalanta, sconfitta 2-1 fuori casa dall’Udinese (che a sua volta sale a quota 24). I friulani scoprono il croato Perica, che propizia il gol di Théreau e firma il raddoppio. Nella ripresa inutile il gol di D'Alessandro.

Chiude il quadro della giornata il derby della lanterna, andato in scena giovedì e vinto dalla Sampdoria grazie a un redivivo Cassano, che mette lo zampino sia nella doppietta di Soriano sia nella marcatura di Eder. Alla fine i blucerchiati rischiano, ma la doppietta di Pavoletti non basta al Genoa per evitare di finire a un punto dalla zona retrocessione.

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