di Fabrizio Casari

Si è concluso il campionato meno esaltante degli ultimi anni. L’ultima giornata non aveva niente da dire circa vincitori, retrocessi e promossi dalla serie B, ma doveva decidere la quarta squadra che arriva alla Champions League via preliminari.  Ebbene sarà l’Udinese di Guidolin a disputare l’Europa, giacchè pur arrivando con gli stessi punti della Lazio, la differenza negli scontri reti la vede prevalere. Roma e Juventus andranno, la parente povera della Champions; la Juventus arriva settima per il secondo anno consecutivo è fuori da ogni competizione internazionale. Insieme al campionato però, più di quanto mai avvenuto in passato, si chiudono anche gli armadietti di diversi allenatori di serie A.

Cambia panchina, infatti, la Roma, con il probabile arrivo di Bielsa, l’ex CT argentino, che sostituirà Montella. Dice ciao senza rimpianti alla Juventus Del Neri, candidato a guidare la neopromossa Atalanta e, con buone probabilità, anche l’altra neo promossa, il Siena, saluterà il suo allenatore Conte, che dovrebbe andare sulla panchina della Juve. E’ certa anche la partenza di Delio Rossi da Palermo e quella di Malesani da Bologna, forse destinazione Genova, sponda rossoblù. Sembrerebbe confermato Reja alla guida della Lazio mentre è ancora da verificare cosa succederà a Napoli con Mazzarri. Confermatissimo invece Leonardo e altrettanto confermato, ovviamente, Allegri.

L’Inter si congeda dal campionato battendo 3 a 1 il Catania dell’ex beniamino di San Siro, Diego Simeone. In attesa dell’ultimo impegno di stagione domenica sera a Roma nella finale di Coppa Italia, una vittoria è sempre un risultato confortante. E’ stata una buona gara, quella dei Leonardo boys, su un buon ritmo e con buone trame e ha portato il suo allenatore a raggiungere il record delle partite vinte di fila (12) e con il miglior attacco del campionato (69 gol). Ma la cosa più importante, per i nerazzurri, è certamente stata il rientro in campo di Walter Samuel, la cui assenza per quasi tutto il campionato è stata la tegola peggiore per la squadra: perché la pur gravissima assenza di Milito è stata in qualche modo risolta con i gol di uno stratosferico Eto’O e di un ottimo Pazzini, ma Ranocchia non vale certo - almeno per ora - il muro argentino.

L'Udinese pareggia contro il Milan neo campione in una partita che ha visto Amelia compiere interventi prodigiosi per permettere al Milan di non perdere l'ultima partita del torneo. Addirittura un rigore sbagliato dai bianconeri, che non ne hanno certo avuto molti e che comunque, non sono soliti sprecarli. Il Palermo, invece, che sfiderà proprio l’Inter nella finale di domenica, è andato a cercarsi una sconfitta casalinga contro il Chievo di cui non aveva certo bisogno. Non tanto e non solo perché, appunto, arrivare ad una finale con una sconfitta non fa bene all’autostima, ma anche perché i rosanero hanno mostrato difficoltà nella gestione della partita, facendosi rimontare e superare dopo essere stati in vantaggio. Le assenze non bastano a giustificare la sconfitta patita e a maggior ragione le sue proporzioni.

Il Napoli riesce a pareggiare a Torino contro una Juventus che non aspettava altro che il fischio finale. L’Udinese pareggia con il Milan, la Roma batte la già retrocessa Samp e la lazio maramaldeggia in casa del Lecce. Il Bari saluta la serie A rifilando una quaterna di gol al Bologna, mentre la Fiorentina chiude la sua stagione con un pareggio contro la già retrocessa Brescia e il Parma ottiene lo stesso risultato in una partita ricca solo di sbadigli contro il Cagliari. Il Genoa batte il Cesena: entrambe già soddisfatte per l’esito del rispettivo campionato non per questo si sono risparmiate e il punteggio finale di 3 a 2 lo racconta chiaramente..

La spaccatura in Lega tra le “grandi” e le “piccole” sulla ripartizione del 25% della quota oscillante sui diritti televisivi, con le relative minacce di guerra aperta anche sul mercato, la riunione di Lega che dovrà definire l’apertura o meno ad un altro extracomunitario al possibile tesseramento per le squadre e il calciomercato infinito saranno i temi del campionato che comincia da ora e si concluderà alla fine di agosto. Per chi soffre d’insonnia il calciomercato s’annuncia come una buona terapia: si preparano centinaia di interviste, migliaia di “voci di corridoio” e decine di migliaia di marchette giornalistiche ispirate dai procuratori dei calciatori. Per i palati raffinati, invece, si consiglia la visione della Copa America, dove il calcio sudamericano mostrerà il meglio di se. Per chi crede che il calcio sia tecnica e fisico, passione e sudore, un appuntamento da non perdere.

 

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