di Emanuela Pessina

BERLINO. Sono passati solo pochi giorni dalla notifica ufficiale della sua elezione, ma il neo presidente francese, François Hollande, ha già ricevuto il suo primo invito galante. L’incontro è stato fissato a Berlino per la prossima settimana con Angela Merkel. La Cancelliera tedesca è preoccupata: Hollande va a sostituire Nicolas Sarkozy, uno delle sue amicizie più importanti nella questione fiscale europea, e la Merkel deve riparare. Se vuole continuare ad avere un ruolo predominate nell’Unione europea, e soprattutto nella risoluzione della crisi del debito, il primo uomo da conquistare è proprio Hollande.

Hollande ha costruito la sua campagna elettorale sulla volontà di dare nuovo orientamento all’economia europea, e cioè di cercare una via d’uscita alla crisi attraverso il fattore crescita: per il socialista l’austerity non basta. Nel mirino del neopresidente francese c’è, in particolare, il Fiscal compact firmato a marzo dai leader dell’Unione europea, che prevede di risolvere la crisi del debito attraverso severi vincoli fiscali da applicare indistintamente a ogni Paese.

Hollande, da parte sua, chiede che il patto di bilancio sia integrato con regole che stimolino la crescita economica. Puntare sulla crescita economica significa in primo luogo garantire lavoro ai cittadini.

E Hollande, a quanto pare, non ha dubbi: a Parigi si conta di trovare un punto d’incontro con la Merkel, la maggiore sostenitrice del patto di bilancio, e con tutti gli altri leader che hanno, tra l’altro, già firmato il patto stesso. A parlare per il futuro presidente è il suo consigliere Pierre Moscovici: “La mia modesta esperienza mi dice che si troverà un compromesso”, rassicura il politico, già ministro europeo a Bruxelles.

Di tutt’altra opinione appare però Berlino. A parlare, in particolare, è Wolfang Schaeuble (CDU): “L’Europa sa bene che non si rinegoziano i contratti già sottoscritti dopo ogni risultato elettorale”, ha commentato quasi con ironia il ministro della Finanze tedesco, uno dei principali sostenitori del patto di bilancio, aggiungendo che questo “non avrebbe senso”. Il patto è stato firmato da 25 su 27 stati membri e il Governo tedesco non prevede modifiche o rinegoziazioni di alcun tipo.

"A riportare Hollande con i piedi per terra saranno comunque i mercati finanziari", aggiungono dall’entourage della Cancelliera: nel caso in cui si facciano passi falsi, la Borsa non mancherà di “punire” la Francia. Già lo scorso inverno l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva declassato il Paese a causa della politica di rigidità intrapresa: questa volta a essere visti male sarebbero gli eccessi di debiti che un programma di stimolo alla crescita comporterebbe. Anche i mercati, a quanto pare, non hanno più le idee chiare a proposito.

Berlino continua a mostrarsi sicura di sé, ma l’elezione di Hollande è un segno decisamente negativo per la Cancelliera che - da non dimenticare - aveva sostenuto apertamente Sarkozy durante la campagna elettorale.

Sono in tanti a leggere nelle elezioni francesi un feedback negativo nei confronti della politica di Angela Merkel e delle riforme strutturali previste dal suo piano di salvataggio economico, a partire dai partiti di opposizione tedeschi, che predicono una svolta socialista per il Vecchio continente, anche alla luce delle votazioni in Grecia e delle amministrative in Italia, ma non solo.

Forse anche gli altri leader europei sperano silenziosamente in un cambio di direzione che permetta ai cittadini (e alle classi politiche stesse) di respirare. A essere resi più insicuri da un’eventuale svolta sono i mercati che, come abbiamo visto, non hanno tuttavia le idee chiare. Ed è forse per questo che non è il caso di dare troppo peso alla loro opinione.

 

 

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy