di Emanuela Pessina

BERLINO. Se una volta era il buon Dio a regalare ai nobili l’intelletto, sono i geni, ora, a elargirlo ai ricchi: è quanto emerge dal libro di Thilo Sarrazin (SPD) “La Germania si distrugge da sola”, presentato ufficialmente a Berlino l'altro ieri mattina, ma già da giorni sulle prime pagine di tutti i giornali. Sarrazin, alto dirigente della Bundesbank, la Banca federale tedesca, improvvisatosi antropologo per l’occasione, ha scritto un trattato di quasi 500 pagine contro l’immigrazione, giustificando “logicamente” il suo razzismo con la necessità di una selezione biologica conforme all’intelligenza e al ceto sociale. E ora la polemica continua a crescere: e alla Germania, forse oggi più sensibile di altri Paesi al tema dell’intolleranza razziale, non resta che vergognarsi di lui.

Nel suo trattato, Sarrazin individua uno dei fattori negativi della società moderna negli immigrati musulmani, nello specifico per la “difficoltà d’integrazione” che questi mostrano. In un’intervista al settimanale Welt am Sonntag, l’ex-politico spiega che la loro problematicità “non è una leggenda, ma una realtà concreta per l’Europa”. Si tratta di un elemento culturale che, purtroppo, difficilmente si può correggere. E, a sostegno delle sue tesi, aggiunge che “tutti gli ebrei hanno un gene particolare, così come i baschi si differenziano dagli altri per determinati geni”. Perché, secondo Sarrazin, è tutta una questione di biologia.

Sarrazin parte dal presupposto che l’intelletto è un fattore “dal 50 fino all’80% innato”, quindi determinato in gran parte dai geni di un essere vivente e non dalle circostanze sociali in cui si trova a vivere. E la ripartizione di questo prezioso bene non è per niente casuale: secondo Sarrazin, i più dotati intellettualmente si concentrano nel ceto alto della popolazione, mentre la classe media produce cervelli interessanti ma con quozienti non particolarmente superiori alla norma.

Il problema principale, tuttavia, è da riscontrare tra gli strati più poveri della popolazione, dove l’intelligenza superiore è merce assai rara. Per non parlare di chi sopravvive con gli aiuti sociali dello Stato: tra questi sfortunati - e tra la loro discendenza - sarebbe addirittura eccezionale trovare quozienti intellettivi nella media.

Ma non è tutto. Nel suo grottesco libro, Sarrazin associa l’intelligenza - e quindi l’appartenenza a un ceto - alla fertilità, in maniera inversamente proporzionale. Un quoziente intellettivo basso si accompagna a una grande fertilità. Conclusione: per risolvere i problemi della società odierna si devono favorire le gravidanze tra i ceti più alti e “intelligenti”. La sua proposta - al limite del ridicolo - è di eliminare le sovvenzioni che lo Stato tedesco offre a tutti i genitori per ogni bimbo nato, per offrire la bella somma di 50 mila euro a neonato alle giovani laureate che concepiscano prima del trentesimo anno di età.

Morale della favola, per combattere la decadenza della società tedesca si deve operare una selezione degli immigrati: a casa turchi, arabi e africani ”stupidi”, siano bene accetti gli emigranti colti. Attenzione: nella lista ci si potrebbero aggiungere anche gli “italiani”, visto che, dopo turchi e slavi, si tratta della terza potenza di emigranti in Germania.

Secondo il quotidiano berlinese Tagesspiegel, tuttavia, il trattato di Thilo Sarrazin non dovrebbe sorprendere più di tanto. Sarrazin ha la fama di provocatore e l’ex ministro socialdemocratico della città stato di Berlino aveva già esternato le sue opinioni prima d’ora in varie interviste personali. Semplici provocazioni o no, stavolta la sua carriera sembra essere arrivata al capolinea: Sarrazin ha superato il limite della democrazia e la politica tedesca non sembra pronta a perdonare.

La Cancelliera Angela Merkel accusa Thilo Sarrazin di dividere pericolosamente la Germania, considerata la grande quantità di immigrati ospitati nel Paese. Le sue parole sono, aggiunge la Merkel, “assolutamente inaccettabili” e mettono in imbarazzo la Bundesbank - in quanto Sarrazin ne è un dirigente - e il Paese tutto. La Merkel si augura che la Banca Federale Tedesca agisca di conseguenza e lo espella.

I socialdemocratici, da parte loro, chiedono a gran voce le dimissioni di Sarrazin dall’SPD o la sua espulsione diretta. Le sue parole sono degne di un estremismo neonazista e lo avvicinano vergognosamente a partiti come l’NPD, il partito di estrema destra tedesco,  dove dovrebbe approdare lasciando l’SPD, il partito cosiddetto “del Popolo”. Sarrazin, tuttavia, si vede coperto dalla “libertà di espressione” e non vede alcun motivo per dimettersi dai suoi incarichi.

Ma la Germania è stata costruita dagli stranieri. Dagli anni ‘60, il governo tedesco ha provveduto a siglare numerosi accordi con tutti i paesi del Mediterraneo, e in modo particolare con la Turchia, per regolare un’importazione di manodopera necessaria, diretta prevalentemente verso le fiorenti regioni industriali dell’area renana e meridionale. Braccia che dovevano occuparsi dei lavori più duri per ricostruire un Paese distrutto e diviso, cui non era di sicuro richiesto il diploma. Sarrazin dovrebbe discutere con questi antichi lavoratori dimenticati le sue tesi. Questi signori non farebbero fatica a trovargli un valido motivo per dimettersi dalla politica e per abbandonare le scienze antropologiche.

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy