di Ron Paul *

Discorso dinanzi alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti
16 Febbraio 2006

"Signor Presidente, mi pongo in forte opposizione rispetto a questa proposta di legge che ritengo altamente pericolosa. I miei colleghi capiranno bene che questa proposta di legge ci sta portando direttamente verso la guerra contro l'Iran. Chiunque vede questa proposta di legge può sentire dentro di se un senso di déjà vu. In molti casi basta sostituire la parola "Iraq" alla parola "Iran" in questa proposta di legge e si ha la sensazione di tornare all'escalation precedente la guerra in Iraq del 2003. E la logica di questa escalation attuale è la medesima usata ai tempi della guerra in Iraq. Come nel caso dell'Iraq, infatti, questa risoluzione chiede all'Iran l'impossibile obiettivo di provare una cosa non esistente - in questo caso che l'Iran non abbia piani per costruire armi nucleari. Ci sono poche cose da ricordare quando parliamo dell'Iran e di questa proposta di legge. In primo luogo, l'Iran non ha mai violato le sue obbligazioni internazionali sulla non proliferazione nucleare. In secondo luogo, l'Iran ha firmato un Accordo di Salvaguardia più di 30 anni che permette la verifica delle promesse iraniane riguardo al non uso del programma di energia nucleare per lo sviluppo di armi nucleari. Sin da quando questo accordo è stato raggiunto, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica non ha mai trovato alcuna indicazione che dica che l'Iran ha usato o tentato di usare delle fonti di energia atomica o materiali nucleari speciali per un proposito militare al posto del proposito pacifico per cui sono state creati.

Ma tutto questo non ferma coloro che sperano nel conflitto con l'Iran, dal dichiarare il contrario. Come il Washington Post ha riportato lo scorso anno: "I diplomatici americani, desiderosi di portare il problema Iran dinanzi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - l'organo che ha il potere di imporre le sanzioni - hanno iniziato un nuovo round di pressing sugli alleati per convincerli che la reale intenzione dell'Iran è quella di usare il proprio programma energetico come una copertura per la costruzione della bomba atomica. Alla fonte di questa ipotesi c'è la convinzione della Casa Bianca per la quale un Paese pieno di petrolio come l'Iran non abbia bisogno di un programma energetico di larga scala come pianificato, secondo le parole dei diplomatici.

Questo ci ricorda le mosse usate per giustificare l'invasione dell'Iraq, citando le "intenzioni" del regime iracheno, quando in realtà le armi di distruzione di massa non sono mai state trovate.

La seconda clausola risolutiva della risoluzione è una totale, falsa, rappresentazione dei risultati dei colloqui tra l'Iran e le 3 potenze europee. Gli "sforzi di Francia, Germania e Regno Unito" non "servivano a cercare... la sospensione delle attività legate all'arricchimento dell'uranio ed al suo processo..." Come infatti emerge chiaramente dal testo dell'Accordo di Parigi tra l'Iran e le 3 potenze europee, la sospensione del processo di arricchimento dell'uranio è una misura puramente volontaria presa dall'Iran e non è in alcun modo "una obbligazione legale".

Questa situazione è simile a quella riguardante la volontaria osservanza da parte dell'Iran dei Protocolli Addizionali (quelli che permettono le ispezioni senza richiesta preventiva), senza però essere legalmente costretti a rispettarli. La sospensione della volontaria osservanza dei Protocolli Addizionali non è infatti una violazione dell'Accordo. Ma, coloro che cercano di farci entrare in guerra con l'Iran, stanno tentando di proposito di unire le due cose - di confondere appositamente le misure di "costruzione della fiducia" prese volontariamente dall'Iran con gli articoli legalmente blindanti del Trattato stesso.

La quarta clausola di risoluzione di questa proposta di legge è la parte più criticabile ed obiettabile della proposta medesima. Essa infatti fornisce un'arma formidabile a chi vuole iniziare la guerra contro l'Iran. Questa clausola infatti mette le mani davanti ad una possibile sconfitta americana al Consiglio di Sicurezza del tentativo di far passare una risoluzione contro l'Iran, per il potenziale veto russo o cinese, chiedendo alla Russia ed alla Cina di "prendere iniziative" in risposta a "qualsiasi rapporto" sulla non osservanza dell'Iran al Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Avete sentito bene: qualsiasi rapporto.

Signor Presidente, questa risoluzione rappresenta il suono dei tamburi di guerra contro l'Iran. La sua logica è sbagliata, le sue premesse sono errate e le sue conclusioni sono pericolose. Chiedo quindi ai miei colleghi di fermarsi un attimo e ponderare attentamente su cosa possa significare per l'America ed il mondo iniziare in questo momento un'altra guerra in Medio Oriente."

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