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Categoria: Esteri
di Bianca Cerri

In un rapporto pubblicato il 13 luglio, l'Accademia delle Scienze USA ha ribadito che bisogna aggiornare le regole sulla sperimentazione clinica nelle carceri, selezionando accuratamente i soggetti da coinvolgere nei test e fornendo loro informazioni dettagliate sugli eventuali rischi. Secondo Laurence Gostin, co-autore del rapporto, l'etica medica prevede la tutela della salute degli esseri umani senza distinzioni di sorta e ai reclusi coinvolti nella ricerca andrebbe riservata forse qualche attenzione in più, visto che il tasso di malattie contagiose nei penitenziari è molto più alto che nel mondo esterno. Gostin ritiene anche che alla base della sperimentazione medica debba esserci comunque la spinta a migliorare la vita degli uomini, ma resta il fatto che negli Stati Uniti continuano ad essere invece ignorate persino le più elementari regole di sicurezza. E' vero che i farmaci testati su esseri umani hanno contribuito a debellare molte malattie perniciose e contagiose come la malaria, ma la strada è stata lunga e costellata di morti. Nel 1915, i 12 detenuti di una casa di pena in Mississippi ai quali erano stati somministrati dal dottor Goldberg farmaci atti a curare le alterazioni del sistema nervoso morirono tutti e, nel 1942, molti dei 400 reclusi di Chicago ai quali era stato iniettato a loro insaputa il virus della malaria, non riuscirono a sopravvivere.

L'America ha spesso evitato di attenersi al Codice di Norimberga, varato dopo la seconda guerra mondiale per regolare la sperimentazione medica e, nel caso dei detenuti, ai ricercatori è stata lasciata carta bianca. Nel 1952, il dottor Southham, oncologo del Kettering Institute, usò gli uomini rinchiusi in un carcere dell'Ohio per osservare il progredire delle cellule cancerogene che aveva iniettato nei loro organismi senza neppure informarli. In tempi più recenti, la CIA ha autorizzato il programma MUKULTRA che prevedeva test a base di allucinogeni nei penitenziari.


I detenuti sono stati usati per ogni tipo di sperimentazione, da quella per osservare l'evolversi dell'epatite C al cancro, passando per il colore e le malattie della pelle. Ma oggi la ricerca si serve anche di bambini, immigrati, malati di mente, ecc. In molti casi si tratta di soggetti inconsapevoli dei gravi danni che vengono procurati al loro organismo. Nel reparto oculistico del Brooklyn Hospital, i medici che sperimentavano farmaci contro le malattie della retina iniettarono una terapia a base di ossigeno al piccolo Daniel Burton, causandogli una cecità permanente. Per osservare gli effetti del Seroquel, che rientra nel gruppo delle medicine psico-tropiche, i ricercatori del Massachussets General Hospital si servirono di pazienti la cui età media era di quattro anni.
Il Seronquel è prodotto da Big Pharma ma il "lavoro sporco" viene affidato a strutture al di sopra di ogni sospetto.

In Florida, è la stessa Università di Miami a condurre i test farmacologici, approfittando in questo caso dell'indigenza degli immigrati clandestini di origine ispanica. La facoltà di Medicina realizza anche dei volantini in spagnolo per reclutare il maggior numero possibile di cavie umane, alle quali verranno corrisposti 25 dollari al giorno. Una cifra allettante per chi è senza lavoro e molti accettano di partecipare anche a più progetti pur di sopravvivere. Resteranno tutto il giorno nelle stanze simili a piccole corsie d'ospedale lasciando che i medici osservino gli effetti che i farmaci producono sul loro organismo. Il regolamento vieta l'accesso ai giornalisti nelle unità dove avviene la sperimentazione. Per ironia della sorte, i soggetti sui quali vengono sperimentati i farmaci non hanno accesso alla sanità, riservata ai "regolari". Per 25 dollari al giorno possono al massimo scegliere se ingoiare una pillola contro la schizofrenia o farsi iniettare sostanze per la terapia dell'Alzheimer. Se tutto va bene usciranno dopo otto ore trascorse a letto con i tasca i soldi sufficienti a pagarsi un pasto. Forse senza sapere che la BSC Inc., multinazionale della sperimentazione medica, guadagna ogni anno sulla loro pelle 14 miliardi di dollari.