Il posto più esclusivo del Texas si trova a poche centinaia di metri
dal Campidoglio, in un sobborgo abbandonato di Austin, dove abbondano chiese
e rosticcerie. Ed è qui, al Texas State Cemetery, dove la gente
non vede l'ora di farsi seppellire, che George Bush ha prenotato un appezzamento
di terreno per passarci l'eternità. Una scelta divenuta definitiva dopo
la conquista della Casa Bianca perché fino ad allora il presidente era
indeciso farsi inumare nell'amato Texas o tra gli eroi di guerra ad Arlington.
I posti ancora disponibili allo State Cemetery sono pochi e vengono selezionati
con oculatezza, ma Bush ha potuto addirittura scegliere in quale zona farà
collocare le proprie spoglie ed ha optato per quella a sud-ovest, conosciuta
come Republic Hill. Niente da fare invece per neri e ispanici che da
tempo non vengono più accolti, nemmeno nei casi in cui possono vantare
trascorsi esemplari.
In attesa di ospitare le illustri ossa di George Bush, il Texas State Cemetery
è stato ristrutturato. L'erba sembra quella di un giardino inglese e
all'entrata sventola una bandiera raffigurante la stella solitaria simbolo del
Texas tanto grande da risultare probabilmente visibile anche in Louisiana. L'operazione di rifacimento è costata cinque milioni di dollari ma ne
è valsa la pena, visto che il luogo è destinato a passare alla
storia. E' nato anche un comitato composto da tre anziani che avrà il
compito di riunirsi ogni cinque settimane per stabilire quali residenti del
Texas in procinto di passare a miglior vita siano degni di riposare nello stesso
luogo scelto dal presidente. I nomi dei tre saggi sono stati scelti dallo stesso
George Bush che, data la delicatezza dell'incarico, si è affidato a persone
di assoluta fiducia. Ha avuto la carica di presidente del triumvirato Martin
Alladay, noto come "l'avvocato dei petrolieri", oggi pensionato. Il
secondo uomo è Ralph Wayne, già portaborse del fu governatore
Bullock, uno dei mentori di George Bush, colui che lo incoraggiò più
di ogni altro a candidarsi alla presidenza. L'ultimo, ma non per importanza,
è George Christian, ex-addetto stampa del presidente Johnson, altro grande
figlio del Texas. Tutti e tre hanno accettato l'incarico con molta naturalezza,
ma non si sa ancora se intendano apportare dei cambiamenti a quelle che, per
tempi immemori, sono state le politiche dello TSC. Fino a non molto tempo
fa, ai politici nati nello stato del Texas un loculo allo State Cemetery spettava
di diritto, a prescindere dall'etica professionale dimostrata nell'esercizio
delle funzioni. Riposano qui personaggi come Drew Nixon, la cui carriera politica
terminò a causa della sfrenata passione per le prostitute e per le armi
pericolose. D'ora in poi la selezione potrebbe diventare più severa,
se non altro per non costringere Bush a passare l'eternità in compagnia
di discutibili figuri.
Da quando si è saputo che il TSC ospiterà il presidente, fra i rappresentanti della buona società del Texas si è scatenata una vera e propria gara per aggiudicarsi un loculo. Naturalmente il più possibile vicino al emerito personaggio. I repubblicani Ted Kelly e Dwanna Dukes sono tra quei pochi fortunati ad esserci riusciti, anche se Dukes ha avuto solo un piccolo appezzamento nella zona denomominata Meadow, leggermente meno trendy di Republic Hill. Sta invece ancora aspettando una risposta Phil Gramn, altro texano illustre che però, essendo stato scelto come consigliere da Clinton per via diretta, non può vantare il diritto di prelazione concesso ai rappresentanti votati dal popolo. Sono stati anche aboliti i titoli preferenziali che spettavano un tempo a chi aveva uno o più parenti già sepolti allo State e si suppone che in futuro ciò che conterà di più saranno soprattutto le raccomandazioni.
Mettere le proprie ossa vicino a quelle di Bush è apparentemente un
richiamo irresistibile, perché c'è gente che arriva a dichiarare
il falso o ad ingigantire i propri meriti professionali pur di scavalcare la
fila. Il senatore Phil Graham ad esempio, ha inoltrato il modulo di richiesta
dove alla voce "meriti" ha scritto "tentai di osteggiare la legge
Clinton sulla Sanità". Mark Rose, assessore comunale, ha dichiarato
invece di "appartenere alla storia ed alla cultura del Texas". Il
comitato appare però intenzionato a privilegiare politici, militari e
dirigenti Exxon e Texaco.
Un po' in anticipo sui tempi biologici, ha fatto domanda di sepoltura allo State
anche l'attuale governatore Rick Perry, ma si tratta solo di un pro-forma, perché
Perry sa di poter contare sui buoni uffici dello stesso Bush, con cui ha moltissime
cose in comune.
Fino a pochi anni fa, il Texas State Cemetery doveva diventare un sito
monumentale, oggi è diventato una specie di patronato dell'al di là.
Si mormora che anche Tom Delay voglia un posto qui. La grande statua dell'Angelo
Vendicatore si è messa a lacrimare non appena avuta la notizia....