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di Sara Michelucci

Un'Europa smarrita di fronte a una crisi mondiale di vaste dimensioni. È questo il contesto del nuovo film scritto e diretto da Peter Brosens e Jessica Woodworth, Un re allo sbando. La pellicola è stata presentata alla 73ª edizione del festival di Venezia, nella sezione Orizzonti.
Al centro la storia c'è Nicola III, re dei Belgi, che si trova in visita ufficiale a Istanbul quando arriva la notizia che la Vallonia ha dichiarato la propria indipendenza e, così, il Belgio non esiste più.

Una decisione che porta il sovrano ed il suo staff a  tornare subito in patria, per porre un freno alla critica situazione. Ma non è così facile. I voli, infatti, vengono bloccati a causa di una tempesta solare. Così tentano dapprima la via terrestre, seguendo un gruppo di ballerine bulgare, per poi proseguire via mare Adriatico, per arrivare in Italia.

Un viaggio che sarà seguito da un documentarista e che diventa l'occasione per il sovrano, schivo e in crisi di identità, di affrontare se stesso e capire quello che realmente desidera diventare.

La pellicola va sicuramente apprezzata per la sua originalità: un mockumentary, ovvero un finto documentario misto a una commedia on the road, in una Turchia dai tratti surreali. Si parla del presente attraverso l'uso di una favola moderna, la quale ha la capacità di raccontare la crisi identitaria e di valori del mondo intero.

Si parte dalla realtà per analizzare se stessi, ma allo stesso tempo si percorre un cammino inverso, per guardare una situazione che spaventa e che va modificata o, quanto meno, affrontata.


Un Re allo sbando (Belgio, Olanda, Bulgaria 2016)
REGIA: Peter Brosens, Jessica Woodworth
ATTORI: Peter Van den Begin, Lucie Debay, Titus De Voogdt, Bruno Georis, Pieter van der Houwen
SCENEGGIATURA: Jessica Woodworth, Peter Brosens
PRODUZIONE: Bo Films, Entre Chien et Loup, Topkapi Films, Art Fest
DISTRIBUZIONE: Officine UBU