di Sara Michelucci
È ancora una volta la storia di un pugile che cerca il riscatto a tornare al cinema con Southpaw – L’ultima sfida New York di Antoine Fuqua. Billy Hope (un bravo Jake Gyllenhaal) è un campione imbattuto dei pesi massimi. Un mancino che ha un modo di combattere molto aggressivo.
Dai bassifondi è riuscito a conquistare la vetta e ora ha una villa mozzafiato, una moglie bellissima che adora e che come lui proviene dall’orfanotrofio dove entrambi sono cresciuti, e una figlia piccola.
Ma è ora che la sua vita cambi, che smetta con la boxe. La moglie Maureen prova a convincerlo, ma prima che Billy possa avere una nuova vita, un incidente gli porta via l’amata. Il suo rivale Miguel Escobar, infatti, durante una violenta lite fa partire un colpo di pistola che colpisce Maureen, uccidendola. E così la vita di Billy sarà stravolta.
Un film sicuramente duro e che colpisce, ma che non riesce a decollare in maniera incisiva, anche a causa di una struttura narrativa poco snella e ancorata a degli stereotipi che non lo rendono pienamente originale. Il cast, sicuramente, è azzeccato e riesce a dare slancio alla pellicola, che nella costruzione dei personaggi risulta interessante.
Southpaw – L’ultima sfida New York
(Usa 2015)
Regia: Antoine Fuqua
Cast: Jake Gyllenhaal; Forest Whitaker; Rachel McAdams
Sceneggiatura: Kurt Sutter
Produzione: Escape Artists, Fuqua Films, Riche Productions
Distribuzione: 01 Distribution
Fotografia: Mauro Fio