Sgraziato, eccessivo, attraversato da una possente vena di follia. Tutt'altro
che politically correct. L'ultimo film di John Turturro è una
sorpresa che può lasciare interdetti. Ti travolge con la sua forza d'urto
e l'unica difesa è farsi trasportare, abbandonando ogni residuo di compostezza. Non è esattamente un musical perchè le canzoni che puntellano
il dipanarsi della storia e l'esplodere dei sentimenti sono originali, gli attori
si limitano a cantarci sopra. Qualcuno l'ha definito efficacemente un musical
da doccia.
Ma in Romance and cigarettes l'anarchia regna sovrana e i balletti che
attori e comparse eseguono sono una specie di parodia delle coreografie studiatissime
dei veri musical. Sembra che Turturro abbia ordinato a tutti di muoversi assecondando
i propri impulsi interiori più che seguendo un copione ben determinato;
sta di fatto che il risultato è divertente, a tratti irresistibile.
Ma il film non è solo uno sgangherato susseguirsi di canzoni e balli,
un inno al "fai da te" musicale, ha una trama ispirata al regista
dalla sua infanzia in ambienti italoamericani, nei sobborgi proletari di New
York. La storia a guardarla è semplice fino alla banalità: una
coppia di mezza età va in crisi perchè lui, un James Gandolfini
sornione e un po' goffo ma irresistibile dalle parti della camera da letto,
si è invaghito di una procace fanciulla dalla chioma rossa, che non è
proprio un'educanda.
Conteso tra la moglie, la sempre affascinante Susan Sarandon e la focosa amichetta,
interpretata da Kate Winslet, che dimostra un'insospettabile vena "trash",
il protagonista non sa decidere tra avventura sensuale e fedeltà alla
famiglia. Alla fine sceglierà la seconda, in tempo per trascorrere in
pace i suoi ultimi giorni, perché un'altra sua inestinguibile passione
sono sempre state le sigarette e si sa che queste non perdonano.
Romance and cigarettes si accende di trovate surreali, con personaggi
di contorno al limite del farsesco e con picchi kitsch che fanno subdorare l'influenza
dei fratelli Coen, che hanno diretto Turturro in un paio di film e qui compaiono
in veste di produttori. Christopher Walken si muove, parla e balla in modo irresistibilmente
comico, Steve Buscemi espone le sue bislacche teorie sulle donne con una tale
naturalezza che viene voglia di proporlo come sostituto di Alberoni.
Nei momenti clou partono i pezzi scelti con grande acume da Turturro, da Janis
Joplin a James Brown a Bruce Springsteen, in alcuni casi le parole delle canzoni
sostituiscono addirittura i dialoghi con un effetto ulteriormente straniante.
La sensazione è che il regista abbia dato sfogo a tutta la sua vena creativa
in questo film, superando ogni inibizione e contagiando l'intero cast. Romance
and Cigarettes è anche una pernacchia all'America benpensante e ipocritamente
puritana.
Turturro ha calcato volutamente la mano sugli stereotipi e sui luoghi comuni intorno agli italoamericani, ma la cosa invece di risultare fastidiosa, appare ironica, grottesca al punto giusto. Il leitmotiv è il gran parlare di sesso, in un turpiloquio sfacciato e debordante, ma il vero collante è rappresentato dalla musica: le scelte di Turturro, classiche, mai banali, a volte sorprendenti (c'è anche Anna Identici che canta "Quando mi innamoro") fanno spiccare al film il volo verso il più surreale dei panorami.
![]() |
Romance and cigarettes (2005, Usa) Regia: John Turturro Soggetto: John Turturro Sceneggiatura: John Turturro Cast: James Gandolfini, Susan Sarandon, Kate Winslet, Steve Buscemi, Christopher Walken Fotografia: Tom Stern |