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"Brighton 4th" ci porta nel mondo di Kakhi, un ex campione olimpionico di lotta interpretato con maestria da Levan Tediashvili, un vero campione nelle Olimpiadi del 1972 e del 1976. Kakhi lascia Tbilisi per raggiungere Brighton Beach, un quartiere periferico di New York popolato principalmente da immigrati dell'ex Unione Sovietica. Il suo obiettivo è visitare suo figlio Soso, ma scopre presto che la realtà è molto diversa dalle sue aspettative.

 


Soso, anziché studiare medicina come Kakhi sperava, si trova a lavorare per una società di traslochi. Vive in una squallida pensione e ha accumulato un debito di gioco di 14.000 dollari con un capo della mafia locale. Questi soldi erano destinati a finanziare un matrimonio di convenienza con Lena, il cui unico scopo era ottenere la tanto ambita "green card" per garantire a Soso i suoi diritti civili di base.


Nel tentativo di salvare suo figlio, Kakhi propone al mafioso, anche lui un ex lottatore, di risolvere la questione attraverso una sfida corpo a corpo: se Kakhi vincerà, il debito del figlio sarà azzerato. Dopo una parte centrale meno incisiva, il film culmina in un finale straordinario che mette in luce una contrapposizione generazionale: l'agitazione e la fragilità del presente si scontrano con la solidità e l'autenticità del passato, incarnata dalle prese e dalle schienate, senza cedimenti.


A Brighton Beach, si parla poco inglese e il quartiere è dominato dalla presenza dei post-sovietici; rappresenta il purgatorio tra inferno e paradiso, e l'America sembra ancora distante, come se fosse un miraggio nella periferia miracolosa. Quando gli viene chiesto se sente nostalgia per la sua terra natia, Kakhi risponde con semplicità che ciò di cui veramente sente la mancanza è solo il suo cane, senza nome, il cui ricordo rappresenta un legame forte e senza tempo.


Dopo oltre due anni di attesa, finalmente approda nelle sale "Brighton 4th" di Levan Koguashvili, uno dei registi georgiani più acclamati. "Brighton 4th" offre una storia commovente che cattura sin dall'inizio, grazie alla sua sensibilità e alla capacità di riflettere con naturalezza la vita quotidiana e le sfide di chi è costretto a lasciare la propria terra. Questo film, che mescola abilmente elementi di thriller e dramma esistenziale, si distingue per la sua capacità di bilanciare il grottesco con momenti esilaranti, offrendo un ritratto neorealista dell'Est arricchito da una contaminazione di generi.

 

Brighton 4th (Georgia, Russia, Bulgaria, USA, 2021)

Regia: Levan Koguashvili
Cast: Levan Tedaishvili, Giorgi Tabidze, Nadezhda Mikhalkova, Kakhi Kavsadze, Laura Rekhviashvili, Tsutsa Kapanadze, Irakli Kavsadze
Produzione: Kino Iberica
Sceneggiatura: Boris Frumin
Fotografia: Phedon Papamichael
Distribuzione: Invisible Carpet