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Sarebbe stata una bella festa di nozze quella di Beatrice di York con l'imprenditore italiano Edoardo Mapelli Mozzi organizzata a Buckingham Palace per il 29 maggio. Ma è intervenuto il destino sotto forma di COVID-19, un virus che sta flagellando il mondo, e la festa avverrà in data da destinarsi, se mai si farà. Fino agli anni '80 ci si sposava a seconda delle proprie possibilità, poi il matrimonio di Carlo e Diana infiammò la fantasia della gente e tutti gli sposi volevano cerimonie fiabesche che richiedevano un'organizzazione  meticolosa. Per chi ha un budget ridotto la festa di nozze può diventare una croce prima ancora che sia celebrata ma anche i cosiddetti “happy few” potrebbero ritrovarsi nei guai nel tentativo di abbinare glamour e solennità. Per fortuna in questi ultimi anni c'è stato l'avvento di una nuova figura professionale che riesce a realizzare cerimonie da favola on demand rispettando gusti e gender degli sposi: il wedding-planner.

 

La maggior parte di questi professionisti, tuttavia, difficilmente si sporca le mani per una ventina d'invitati. Per organizzare un evento memorabile ci vogliono almeno cinque mesi e uno staff che svolga il lavoro come Dio comanda. Perché rivolgersi a figure improvvisate quando si possiedono abbastanza soldi per aggiudicarsi il meglio? Numeri alla mano in questo momento storico ci sono esattamente 2.525 individui dotati di patrimoni sufficientemente rispettabili per consentire ad un wedding-planner di sbizzarrirsi con la fantasia.

Persone non solo ricche ma molto ricche. Che hanno tra le mani l'otto per cento della  ricchezza mondiale. Negli Stati Uniti ce n'è la metà, l'altra metà risiedi in vari paesi del mondo. Persino la Russia vanta fior di paperoni diventati improvvisamente ricchi in qualche modo. Ai wedding-planners però interessa solo il guadagnare il più possibile e non sarebbe chic indagare sulle fortune delle clienti. Sanno molto bene che i veri ricchi si nascondono comunque dove meno te lo aspetti.

Alla base del lavoro del wedding-planner c'è la consulenza. I pacchetti di consulenza vengono fatturati a ore. Grosso modo il costo orario tipico è di quaranta dollari ma può arrivare a 150 per i professionisti più rinomati. Segue poi la fase di gestione delle pratiche burocratiche e organizzative alla luce delle richieste del cliente. Se la coppia ha intenzione di invitare più di duecento persone sarà necessario uno staff inttero. In questo caso ogni collaboratore aggiunto costerà seicento dollari al giorno in più.

La fase di gestione è la pietra miliare del futuro evento perchè si inizia a valutare le possibili locations. Se lo cose non dovessero andar bene a causa di rottura o altro non sono previsti rimborsi. Per chi vive di stipendio la fase di gestione è straziante ma per i nababbi vecchi o nuovi che siano è una semplice formalità. L'elenco di cose fare è lungo ma ci penseranno gli altri. Per gestire i rapporti con gli imprenditori del settore il wedding-planner de-luxe verrà pagato circa duemila dollari ma nelle grandi città si arriva ad almeno 3000. Nonostante i lauti guadagni negli Stati Uniti alcuni wedding planners hanno anche dei secondi lavori e a volte capita che si ritrovino invischiati in dicerie sgradevoli.

A Lynne Patton venivano affidati gli eventi di rampolli illustri e lo stessi Donald Trump si rivolse a lei per la cerimonia di nozze del figlio Eric con  la biondissima Lara Yunuska. La mega cerimonia si era svolta prima che Trump diventasse presidente ma i miliardi erano già nelle casseforti di casa. Nella magica cornice di Flor-O-Mar ben 460 ospiti scorazzarono liberi senza l'obbligo di un tavolo fisso, tanto in casa Trump lo spazio non manca. Nonostante un passato di tossicomane Patton lavorò bene e come fringe benefit ottenne un posto-chiave  nell'amministrazione Trump come sovrintendente ai programmi federali per l'edilizia abitativa.

Repubblicana convinta, la giovane afro-americana ha fatto spallucce quando le è stato rimproverato di aver mentito sulla laurea in legge del suo curriculum mai conseguita. Continuerà a fare la weddinmg-planner e nel frattempo percepirà duecentomila dollari l'anno per la supervisione delle case popolari che non ha mai visto da vicino. Ma nell'amministrazione Trump i gatti randagi e i cani idrofobi sono tanti e nessuno ci fa più caso.

Lynne Patton ha dalla sua anche una lingua tanto biforcuta da far impallidire Giorgia Meloni. Invia twitter in cui augura la morte al sindaco di New York. Minaccia anche di rompere la schiena di sua madre afferma nel suo aggressivo linguaggio. Non le importa, dice, di infrangere la legge. Da parte sua, il sindaco di New York Bill De Blasio ha risposto che non trasformerà il suo ufficio in un reality rispondendo alle staffilate di Patten. L'80% delle americane è contrario a Trump ma Patton lo osanna. I suoi detrattori stanno facendo di tutto per far apparire odioso un uomo buono dice.

Presto Patton apparirà in un reality. Questa sarà una nuova tappa della sua  variegata carriera. In realtà apparire in un reality è una vecchia ambizione dell'attuale sovrintendente all'edilizia popolare. Non sono i soldi ad attirarla, ma considera i reality quasi una missione. Nel futuro di Patton c'è anche un libro, ma chi vivrà vedrà. In America servirebbe un certificato per lavorare come wedding planner ma ci vuole un corso formativo di quattro mesi dietro pagamento di circa duemila dollari. Tutto sommato basta avere alcune recensioni positive sui social per farsi una reputazione nel campo.

Sarebbe bello che ci fossero ancora grandi dive come Liz Taylor con un matrimonio dopo l'altro per guadagnarsi la pensione. L'ultima festa di nozze di Taylor costò un milione e mezzo di dollari più venticinque mila dollari dell'abito da sposa rigorosamente bianco. All'epoca non c'erano wedding planners che mettono in conto anche l'aria che respirano. D'altra parte i nuovi ricchi hanno grandi case meravigliose in tutto il mondo e conducono vite straordinarie. Per il giorno del matrimonio hanno in mente cose incredibili come i merletti dei tovaglioli fatti a mano. Pretendono interi alberghi riservati ai loro ospiti e i planners dovranno adeguarsi alle loro richieste.

Lakshmi Mittal è un nome che in Italia purtroppo evoca soltanto cose spaventose come disoccupazione e miseria. In India invece Mittal è il magnate dell'acciaio con un patrimonio stimato di 11 miliardi di dollari. Per il matrimonio dei suoi due figli ha speso circa 90 milioni di dollari.

Solo il russo Gutseriev è andato oltre con una cerimonia da un miliardo di dollari per le nozze dell'unico figlio rimastogli. Però non si è trattato esattamente di un matrimonio d'amore bensì frutto di una ricerca durata per ben quattro anni. L'imprenditore russo, notoriamente uomo senza scrupoli, aveva espressamente chiesto una ragazza bella, timida,sconosciuta al pubblico e, soprattutto, vergine. Per tenere conto delle richieste del cliente il wedding planner ha dovuto faticare un bel po'. Una sposa con queste caratteristiche infine è stata trovata in Ubzekistan. Di lei si sa veramente poco a parte che si chiama Kadja e ha 20 anni.

La cerimonia di nozze dei è stata esageratamente sfarzosa. Cascate di diamanti, torta faraonica e ospiti venuti da tutto il mondo. La festa è durata più giorni. L'abito di Kadja è costato un milione di dollari ed era molto pesante, come probabilmente sarà  il futuro della sposa. Ma questo accadeva ieri. Con l'arrivo del Corona Virus alcuni dei matrimoni all'insegna del grande sfarzo sono stati annullati. Gli sposi non hanno riprogrammato alcuna data. In Gran Bretagna il blocco delle normali attività è stato esteso di altre tre settimane. Ma se i matrimoni vengono annullati e non solo rinviati non ci saranno rimborsi e anche qualora si decida di annullare la cerimonia di un certo rilievo,  incredibile ma vero, è necessario ricorrere ad un wedding planner. Non basta infatti la posta elettronica per confermare di aver ricevuto notizia dell'avvenuto annullamento di programma o  potrebbero entrare in ballo gli avvocati.

Questo porta al nocciolo di tutta la questione e vale per ogni classe sociale. Nel bel mezzo di una tragedia come quella che attuale, che ha messo in quarantena il mondo intero, il rinvio di una matrimonio, come pure il rallentamento economico, il carrierismo e tutto che prima appariva essenziale appaiono oggi cose risibili. C'è chi alla speranza che le cerimonie con cinquanta persone alla fine verranno consentito. Forse non ha ben compreso che la vita umana, qualunque vita umana, va salvaguardata prima di ogni altra cosa. Chiunque perda di vista questo principio senza fare di tutto per evitare la diffusione del COVID-19  rischia di morire e, al tempo stesso, sta praticando la peggior forma di eugenetica sociale.