di Emanuela Pessina
BERLINO. Il caffè mattutino rischia di diventare più amaro che mai per migliaia di uomini tedeschi: il tabloid Bild, uno dei quotidiani più diffusi in Germania, ha deciso di dire addio ai languidi nudi di prima pagina che per quasi trent’anni hanno accompagnato i suoi lettori. In occasione della festa della donna appena trascorsa, infatti, la redazione ha annunciato che le ammiccanti signorine di prima pagina verranno d’ora in poi discretamente spostate all’interno.
“Sarà forse un piccolo passo per le donne, ma è un grande passo per Bild e tutti gli uomini in Germania”, si affrettano a precisare dalla redazione. Onde evitar che le rappresentanti del genere femminile possano pensare a una decisione presa in loro rispetto e considerazione.
A inaugurare la serie di ragazze da prima pagina di Bild, il 29 marzo 1984, è stata Evelyn Rillè, l’allora neo eletta miss Vienna, con un procace nudo di grande impatto tutt’altro che discreto. Da allora sotto i principali titoli del giorno sono state mostrate ben 5000 ragazze, tutte categoricamente senza veli, e il nudo di copertina è arrivato a diventare uno dei volti più caratteristici del quotidiano popolare tedesco.
Perché, in effetti, la consuetudine è diffusa tra molti tabloid europei, ma in nessun altro caso si è arrivati a occuparne costantemente la prima pagina. Caposcuola, inutile ricordarlo, il Sun inglese, che si è tuttavia limitato a inserire le avvenenti modelle in terza pagina.
E ora anche Bild si è rassegnato a non ostentare più le sue “Miezen”, come vengono chiamate in gergo teutonico, le sue belle “gattine”: la redazione ha spiegato che le modelle saranno presentate “in maniera più moderna” perché meglio “confezionate”, cioè all’interno del giornale. Ad accompagnare la Playgirl di prima pagina di Bild nella sua ultima edizione c’era però una serie di colleghe inserite in una galleria fotografica all’interno del tabloid, tutte molto sexy: una sorta di rassicurazione per il mondo maschile. Non preoccupatevi uomini, garantisce in un certo senso Bild, la bellezza non è più sbandierata ma la particolare attenzione nei vostri confronti rimane.
Le reazioni sono state controverse già tra i collaboratori della redazione stessa ma il dibattito che si è aperto ha assunto tonalità tanto superficiali da diventare quasi irreale. Per uno degli opinionisti di Bild, il caporedattore è semplicemente impazzito: “Come si può mandare in esilio la ragazza dei sogni?”, argomenta il giornalista. Il caporedattore, da parte sua, si difende con la buona vecchia scusa dell’evoluzione naturale: il giornale deve saper cambiare ed è per questo obbligato a reinventarsi continuamente.
Un cambiamento, quindi, al passo con i tempi: considerazione assolutamente non rilevante da un punto di vista prettamente femminile, in quanto i nudi non vengono eliminati ma semplicemente spostati ed è un cambiamento a metà.
A tal proposito può essere interessante ricordare la polemica che si è aperta di recente in Gran Bretagna. Di fronte alla questione etica posta riguardo le belle signorine senza veli presentate nel quotidiano, il capo di Sun si è giustificato dicendo che l’usanza è diventata ormai “un’istituzione nazionale”.
Secondo lui la prosperosità delle ragazze presentate potrebbe anzi rappresentare un ottimo esempio di “bellezza naturale” per tutte le giovani ragazze della porta accanto, immagine che si va a sostituire alla pericolosa esilità delle modelle da passerella. Opinioni e discussioni che sfiorano il ridicolo e che non toccano il nodo della questione.
Le stupende playgirl inserite tra le pagine dei tabloid, così come le immancabili bellissime che addolciscono con la loro presenza muta ogni programma televisivo nostrano che si rispetti (per non andare troppo lontano), non sono che lo specchio del ruolo che ancor oggi si vuole assegnare alle donne nonostante i continui tentativi di emancipazione degli ultimi 40 anni.
Nel 2012 anche le donne hanno potere e un’opinione propria, ma certe abitudini, come ha detto il capo di Sun, sono diventate ormai istituzioni e non si possono cambiare. Togliere un nudo dalla prima pagina per spostarlo all’interno del giornale assomiglia a un escamotage per compiacere un potenziale di pubblico pagante (le lettrici), ma non ha nessun significato per la questione femminile generale.