di Bianca Cerri

Anche chi ha sempre storto la bocca davanti al pacifismo preventivo di Gandhi, avrà avuto un mancamento vedendo Bush spargere fiori sulla sua tomba. Perchè se è vero che l'omaggio al padre dell'indipendenza del paese è una tradizione rispettata da tutti i leaders stranieri in visita alla nazione indiana, è pur vero che nessun criminale di guerra aveva mai sostato davanti al mausoleo funebre di un apostolo della pace, tanto meno nel contesto di un viaggio asiatico dedicato alla proliferazione nucleare. Un viaggio in cui gli impegni e i discorsi ufficiali hanno impegnato il presidente americano al punto da fargli dimenticare che la tappa di Nuova Dheli ha coinciso con il quinto anniversario della sua iniziativa per la fede. Il Faith Day è passato sotto silenzio anche negli Stati Uniti dove, pur rappresentando un semplice passaggio di fondi pubblici dalle agenzie governative alle organizzazioni religiose, era sempre stato celebrato da migliaia di persone radunate sul grande prato antistante la Casa Bianca, che quest'anno è rimasto desolatamente vuoto. La festa mancata non è dispiaciuta invece alla Ragioneria di Stato, che si è risparmiata la fatica di spiegare che fine abbiano fatto milioni di dollari di fondi affidati all'Ufficio Organizzazioni Religiose della Casa Bianca. Nata come una specie di Concordato per mettere pace tra amministrazione politica e gruppi religiosi, la Faith Based Initiative conta oggi un organico imponente e circa 500 milioni di dollari di fondi, destinati soprattutto alla tutela dell'istituto del matrimonio. Non possono accedervi enti od associazioni che approvino le unioni gay. Cinque anni fa, le organizzazioni religiose stavano attraversando un brutto momento ed erano vicine alla bancarotta. L'intervento di Bush fu provvidenziale.

Diversi milioni di dollari sono passati sotto i ponti da allora, tanto che il predicatore Pat Robertson può oggi permettersi di servirsi degli aerei destinati al trasporto di aiuti umanitari per portare attrezzi da scavo fino alle miniere di diamanti di sua proprietà e, con l'approvazione della legge S 2830, le cose andranno ancora meglio. Si tratta di circa 300 milioni di dollari di fondi, destinati un tempo alle famiglie bisognose che andranno invece ad enti religiosi compresi quelli che discriminano le altre fedi. Non a caso in molte scuole è stato affisso un cartello che recita
Un cattivo cristiano è sempre meglio di un buon pagano.... Ma naturalmente la fetta di torta più grande andrà a chi si batte per la sacralità del matrimonio.
L'abbondanza di risorse concessa da Bush a gruppi come Marriage Savers, National Fatherhood Iniziative ed altri simili, non è però riuscita a fermare la vertiginosa crescita dei divorzi tra i militari di stanza in Iraq. Il numero dei soldati divorziati, che era di 5,658 prima dell'invasione dell'Iraq è passato oggi a 10.477. Nel corso del 2004 i divorzi sono stati 3,325, gli altri sono stati sanciti nel 2005.

Il cappellano dell'esercito è fortemente contrariato e le alte sfere hanno istituito dei corsi per ricomporre l'unità tra coniugi arrivati alla reciproca insofferenza e intenzionati a divorziare. Sembra che le situazioni più gravi riguardino i matrimoni tra donne soldato e civili, soprattutto se la coppia ha avuto dei figli, perchè gli uomini rimasti a casa con i bambini mentre la mamma è al fronte mal sopportano la solitudine e, molto poco cristianamente, tendono a cercare conforto tra le braccia della prima signora disponibile. Infine, lo scorso novembre, è dovuto intervenire un giudice per stabilire dove seppellire il corpo di Jason Hendrix, scapolo ma figlio di divorziati incapaci di mettersi d'accordo tra loro. Il verdetto ha favorito il padre, residente in Oklahoma perchè Jason conseguito lì la patente; ma poichè altre due salme di marines figli di divorziati sono in attesa di una decisione del giudice da mesi, il sottosegretario alla Difesa del Nevada, John Molino, ha stabilito che ogni soldato nomini, mentre è ancora in vita, un custode dei propri resti: prevedere è sempre meglio che passare l'eternità in un frigorifero...

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